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Forse dovresti farlo

Se dicessi di no? Direbbero che sei rigido, ma sarebbe una decisione inattaccabile, i principi sono saldi e tu sei coerente.
Se dicessi di si? Qualcuno al limite potrebbe dire “parla parla, ma poi per gli amici…”.

Con il tempo ti sei allontanato, l’amicizia si è affievolita, i vostri valori sono diventati troppo diversi ed è difficile parlarsi.
L’affetto non è cambiato, l’affetto è rimasto ed ora il tuo amico fascista ti ha chiesto una cosa.
Una cosa di quelle grosse: Mi fai da testimone?

Cazzo, si sposa ed è rimasto incastrato nel passato, a quella discussione di dieci anni fa quando si parlava del “giorno perfetto”.

è un tuo diritto rifiutare? certamente.
Puoi con la coscienza leggera rifiutare? probabilmente no.

Sei meschino.
Preferiresti non essere in questa situazione.
Possibile che in tutti questi anni non abbia trovato un’altro amico che gli stia vicino? Qualcuno che magari non si schifi quando dovrà andare a cena dalla nuova famiglia e sentirà commentare il telegiornale?

A rammentarti che l’affetto non cala c’è il fatto che la richiesta smuove in te qualcosa di non spiacevole: commozione? Possibile?

Sei in trappola.
Ti farai violenza e passerai sopra ai tuoi ferrei principi oppure sarai la sabbia nella giornata pronta ormai da anni?
Cerchi di capire cosa consiglieresti ad un altro nei tuoi panni.

Non vale, è nelle tue scarpe che devi camminare.
Non conta la studiata arroganza con cui normalmente diresti: “passare sopra ai miei principi?”.
Si tratta di ferire una persona importante e di sopportare il peso del suo sguardo addolorato.
Forse non dovresti farlo.

Posted in le cicatrici sono gratis, racconti.


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