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A faery tale

Alzi gli occhi dallo schermo del portatile ed il folletto è lì, sul davanzale della finestra, al quinto piano.
Le piccole nocche stanno bussando leggermente sul vetro mentre la bocca è atteggiata in un largo sorriso che illumina i grandi occhi, mentre lo stereo canta
“C’è bisogno di aguzzare la vista
Per capire quali sono gli amici…”

Trasecolato ti alzi, giri la maniglia ed apri la finestra incurante del vento molto forte e molto freddo che agita gli alberi ed i vestiti per le strade, il folletto con un movimento agile delle ginocchia ossute è già dentro seduto sul lato interno nel tempo che hai impiegato per sbattere le ciglia

“…Bisognerebbe restare svegli
Per scoprire tutti i nemici…”

L’ospite sta facendo cenno di chiudere sorridendoti con il sorriso del gatto che ha mangiato il topo, rabbrividisci e richiudi lo spiraglio sul mondo esterno, una stella ti guarda da appena sopra la casa di fronte ed il folletto salta sul pavimento, immobile lo fissi con un’espressione sciocca

“…Ci vorrebbe un paio di scarpe nuove
Per partire, per scappare lontano
E poi seguire una traccia sbagliata
Perdersi meglio e non tornare più indietro…”

Ti afferra per l’orlo dei pantaloni della tuta ed inizia a tirare con due mani, muovi un passo lasciandoti trascinare e ti fa sedere sul letto, sei confuso, non sai che fare, che dire, lui ti lancia i pantaloni del pigiama sulla faccia e poi la maglia

“…Bisognerebbe fermarsi in tempo
Non aver fretta ma rallentare
Bisognerebbe solo ascoltare
o ancora meglio, cambiare canale…”

Ti cambi mentre il folletto ti osserva compiaciuto, appena hai finito senza preavviso spicca un salto e ti colpisce sul petto abbattendoti sul cuscino.
Lo fissi.
Come una madre gentile afferra le coperte e te le appoggia sopra, il caldo del piumone è così piacevole da stordirti

“..Ci vorrebbe una muta di corde nuove
Per suonare sempre scordati
C’è bisogno di nuove canzoni
Con parole per sognare più forte…”

Ti cammina sopra leggero come una piuma e fissandoti occhi negli occhi con i suoi grandi e nocciola ed allunga una mano per farteli chiudere.
Li tieni leggermente socchiusi, ma vedi la scena come se fossi in piedi al centro della stanza

“…Bisognerebbe fare sogni grandiosi
Oltre la noia e le nevrosi
Avere cura, avere pazienza
Di tutta quanta l’intelligenza…”

Ti vedi, sdraiato sotto al tuo piumone con le braccia sollevate e piegate intorno a proteggerti, hai un folletto accucciato sul petto che sta allungando le sue mani ai lati della tua testa.
Ti senti rassicurato da questo gesto.
Vedi il folletto afferrarti per le orecchie e girare, sta svitando la tua testa ed è piacevole, i pensieri perdono la voce.
Quando ha finito mette la tua capelluta testa nella bisaccia vuota che porta appesa sul lato destro della cintura, scioglie i legacci della bisaccia che sta sul lato sinistro e con delicatezza avvita un’altra testa identica alla tua sul tuo corpo.
Solo a questo punto ti addormenti profondamente.

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